bdsm
Pomeriggio di autotortura
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22.03.2023 |
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"Apro la pinza che ormai a stretto il mio capezzolo fino a farlo diventare viola..."
Mi capita spesso, dopo pranzo, di andare in giro per negozi e poi fermarmi ad aspettare in auto l'ora in cui mia moglie esce dall'ufficio. Qualche volta guardo immagini hard e fantastico, altre gioco con il cellulare...altre volte mi tocco da sopra i pantaloni, massaggiando il pene come se fosse un clitoride. Di solito parcheggio in una strada che costeggia la ferrovia, vicino al suo ufficio. A piedi non passa quasi nessuno, solo quelli che vanno a recuperare le macchine parcheggiate e, per lo più solo a fine orario lavorativo. Quando sono per negozi, osservo sempre tutti gli oggetti per trovare qualcosa con cui sperimentare nuovi giochi.L'altro giorno ero in una nota catena per il fai da te (Brico), fonte di tanti strumenti e giochi.
Per lo più cerco sempre oggetti adatti alla dilatazione anale, poi se capita qualche altra cosa interessante, valuto. Ultimamente la mia parte femminile è fissata con la tortura dei capezzoli.
Passeggiavo nel settore attrezzi e un signore testava una pinza (che poi ho scoperto chiamarsi pinza a scatto). Ho visto che la faceva chiudere e poi, tramite una specie di perno alla base, stringeva gradatamente il serraggio. Quando si è allontanato ho studiato lo strumento, poteva chiudersi lasciando lo spazio desiderato tra le morse, per poi stringersi ulteriormente, girando il perno. L'ho presa... Sempre girando, nel settore termoidraulica, vedo delle guaine isolanti, una specie di tubi larghi una 15 di cm con una parte imbottita di circa un cm e poi vuoti al centro, per farci passare i tubi da isolare. Una consistenza fantastica una specie di schiuma semi morbida...Ho subito pensato a cosa poteva andarci dentro per renderlo più rigido...nel reparto elettrico (credo) ho trovato dei pezzi di tubo grigio semiflessibile e abbastanza rigido...credo servano per giuntare canaline grosse. Sembrava proprio del diametro perfetto per riempire la guaina... Ho preso tutto...compreso del nastro isolante buono e sono andato via...a parcheggiare nella solita strada...Avrei dovuto aspettare ancora tre ore...Ho pensato di mettermi a costruire il giochino...tanto nel cofano ho sempre un po' di attrezzi e dopo avrei nascosto tutto dietro per non farlo vedere a mia moglie...
Così mi sono messo ad armeggiare. Ho fatto scivolare ( a fatico) il tubo flessibile nella guaina...poi con il nastro isolante ho rivestito tutto, senza stringere per non comprimere la parte morbida, chiudendo la punta della guaina a modo di "cappella"... ero eccitatissima pensando a quando avrei potuto provare il mio nuovo giochino...fantasticavo e ogni tanto massaggiavo... A causa del massaggio ad un certo punto ho sentito lo stimolo di fare pipì.
Ero molto eccitata...La strada ha da un lato un parco poco frequentato, in lontananza palazzotti alti e dall'altro la linea ferroviaria. Ho subito pensato a fare pipì, senza problemi, fuori dall'auto...ma quando sono eccitata sono sempre molto spregiudicata. Ho deciso che avrei fatto pipì fuori dall'auto ma come una donna, accovacciandomi. Mi sono messa lato ferrovia, sono sceso, ho aperto le portiere anteriori e posteriori e ho calato i pantaloni. Mi sono accovacciata, ho sistemato il mio pene/clito in modo da non bagnare i pantaloni e mi sono liberata. Mentre lo facevo mi sono resa conto che sull'altro marciapiede passava una signora con il cane ma, sarà che era anziana e distratta, non si era minimamente accorta di me. Mi eccita sempre fare porcate con le persone intorno. Ho pensato quindi che potevo provare, al volo, a sentire come entrava il giochino nuovo. L'ho preso dal sedile, l'ho insalivato, ho insalivato il buco...e ho provato a inserirlo...Nonostante sia ben allenato, mi sono reso conto che forse avevo esagerato...non entrava facilmente come mi sarei aspettato. Avrei dovuto rinunciare ma a quel punto il mio buchetto, stimolato dalla prova, fremeva. Ho poggiato il giochino al montante della macchina, del posto passeggero anteriore e ho forzato.
Ho sentito che piano forzava e scivolava dentro...meraviglioso...morbido e duro allo stesso tempo...Qualche secondo ed era tutto dentro...circa 30 cm...La logica avrebbe voluto che lo togliessi ma l'eccitazione non si sposa bene con la logica...ormai ero eccitatissima. Ho chiuso la porta posteriore e con i pantaloni sempre calati e il dildo (autocostruito) infilato nel culo, mi sono seduta al posto passeggero. Il culo puntato sul bordo sedile in modo da poter gestire e non far uscire il dildo. Ho cominciato a massaggiare il clito/pene. Ho scoperto da qualche tempo che quando sono "femmina" posso massaggiare il mio cazzo moscio come se fosse un clitoride. infilo due dita bagnate di saliva sotto pelle e massaggio all'altezza del filetto. Dopo un po' vengo, in modo totalmente diverso da quello maschile, fortissimo, sento che mi si contrae tutto dentro ed escono solo poche gocce di liquido ( a differenza dell'eiaculazione che ho da uomo che è molto abbondante). Oltre al piacere diverso e fortissimo la cosa bella e che così riesco ad avere anche 4/5 orgasmi a distanza di pochi minuti... Tornando all'auto, mi masturbavo e mi muovevo ritmicamente per far uscire un po e rientrare il mio nuovo gioco. A questo punto, persa nella mia eccitazione ho pensato che volevo provare anche la pinza. L'ho regolata in modo che quando chiusa stringesse poco sul capezzolo...ho sbottonato un bottone della camicia, in modo da poterla infilare e far uscire solo il perno dalla camicia per poterla gestire. Quando mi auto torturo mi piace trovare dei sistemi per dare casualità al gioco e per non essere libera di smettere quando voglio. Mi obbligo a rispettare degli obiettivi casuali. Mentre pensavo questo mi passa accanto un auto (ne passano molte su questa strada) Intravedo la guidatrice, donna giovane, che fumava...Non fumo nella vita reale ma quando sono "femmina" mi piace fumare sigarette lunghe (tipo Marlboro 100 light o simili)...Obiettivo trovato. Per ogni donna che passava in auto avrei dato un piccolo scatto al perno, per ogni donna che passava e che inoltre fumava, avrei dato 3 scatti al perno e avrei smesso solo dopo 60 minuti esatti. Le mie regole prevedevano di potermi masturbare nel modo spiegato sopra e poter venire più volte ma, allo scadere dei 60 minuti avrei dovuto aspettare l'ultimo orgasmo per poter togliere la pinza. Una volta venuto potevo togliere la pinza. Ho cominciato. All'inizio la stretta era minima, passavano molte auto...in percentuale più uomini...ad ogni donna stringevo. Ad ogni stretta il capezzolo faceva male ma poi, passando un po' si adattava ed il dolore diminuiva. Quando passavano più donne di seguito il dolore era forte, quando passava una donna fumando o le due cose insieme, anche peggio. Più andavo avanti e più forte e costante diventava il dolore. Dopo circa 10 minuti, con il dildo sempre nel culo ho avuto il primo orgasmo, forte. Ogni tanto passava qualcuno sul marciapiede ma, vedendolo arrivare mi sedevo in maniera più composta, nascondevo meglio il perno nella camicia, tiravo il giaccone che era accanto a me sulle gambe e fingevo di leggere sul telefono per poi ricominciare pochi secondi dopo (sommando il tempo perso a quello finale). Mi sentivo davvero una gran troia...e, sentendo sempre più dolore e godendo sempre di più, ho avuto altri 4 orgasmi...ero a 5 orgasmi, quando mancavano circa 5 minuti....ero un bagno di sudore. In bocca il sapore delle gocce che uscivano ogni volta dal mio clitoride che poi ripulivo succhiando le mie dita sporche. Ero davvero sfinita ma le regole sono regole e quindi ho continuato. Il capezzolo era ormai schiacciato a poco più di un paio di mm e faceva un dolore pazzesco. Il perno era stretto e ogni volta dovevo mantenere la pinza con l'altra mano per fare forza e stringere...continuavo a masturbarmi ma non riuscivo a sentire l'orgasmo avvicinarsi. Mancava circa un minuto quando vedo sull'altro marciapiede avvicinarsi tre donne. Continuo a masturbarmi tanto con tutte le macchine parcheggiate, a meno che non dovessero traversare proprio davanti a me, non mi vedrebbero o comunque non si accorgerebbero di quello che faccio. Arrivano alla mia altezza...stanno fumando...tutte e tre. Passano e vanno avanti. Penso, non posso sopportare altra stretta, ormai mi agito dal dolore fortissimo. Trovo scuse per non stringere oltre...non sono in macchina....mi dico..ma poi ripenso alla regola...mi ero detto per ogni donna che passava fumando....non solo per ogni donna che passava fumando in auto....Sono tre donne che fumano....9 scatti...Penso che anche solo uno mi avrebbe fatto svenire..ma le regole servono a questo. Ho sempre delle sigarette nel cruscotto, un po' nascoste...sono del tipo che fuma mia moglie...così, se le scopre dico che sono le sue...sono Benson blu 100...ne prendo una, l'accendo, la sigaretta mi rilassa. DI solito le uso per quando voglio fare dilatazioni estreme...fumando mi si rilassa lo sfintere e si apre meglio mentre espiro il fumo. Rispetto la regola e senza pensare oltre faccio i 9 scatti...Fumo ma non riesco a rilassarmi....sobbalzo sul sedile con il risultato che ormai non controllo più neanche il dildo...nei mie sobbalzi lo spingo più dentro di come stava...sento dolore anche li ma sento che è entrato ulteriormente...ho il finestrino leggermente aperto perché sto soffocando dal sudore, sono una spugna, la camicia è zuppa...Il dolore è incontenibile...comincio a piangere...il tempo è scaduto ma devo avere un orgasmo altrimenti non posso toglierla... Piango e mugolo di dolore, ormai ad alta voce, nonostante il finestrino aperto, tanto non c'è nessuno...Ad un certo punto, ormai squassata, comincio a sentire salire il piacere, mi rendo conto che ho voglia di mugolare di piacere, lo faccio senza ritegno, allo stesso tempo piango e mugolo di dolore. Mi ascolto, emetto suoni impressionanti e forti, più mi ascolto più sento il piacere avvicinarsi....guardo negli specchietti e non vedo arrivare nessuno....urlo quando sento arrivare l'orgasmo...il mio è un urlo fortissimo e lungo, come l'orgasmo....il più forte di tutti....e se non mi ricordo male...il mio massimo era stato cinque di seguito...oggi sei.... Mi godo gli ultimi istanti del dopo orgasmo. Mi lecco le dita. Apro la pinza che ormai a stretto il mio capezzolo fino a farlo diventare viola...quando si apre di scatto, il sangue che torna a fluire fa un dolore fortissimo e urlo di nuovo di dolore. Ho ancora il dildo nel culo, devo toglierlo ma sul sedile non è possibile perché spesso, i giochi escono sporchi, solo nei film si vedono culi pulitissimi dopo fisting e simili. Facendo una serie di tortsioni riesco ad aprire di nuovo la porta posteriore senza scendere, poi apro la mia e esco. mi accovaccio tra le porte e sfilo il dildo. E' striato abbondantemente di marrone. Devo nasconderlo nel cofano, non posso farlo così sporco, mia moglie sentirebbe la puzza. Sono ancora eccitata, quando sono femmina non mi passa mai. Decido di pulire con la lingua....mi fa schifo ma mi eccita allo stesso tempo. Comincio a leccarlo...è solo striato...all'inizio ho qualche conato di vomito ma poi...lo lucido perfettamente. Mentre lo faccio mi accorgo di qualcosa che non avevo notato prima. Sui binari della ferrovia sono fermi i treni in manutenzione e pulizia (siamo a pochi metri da una stazione grande ma secondaria). Una delle porte macchinista è aperta e c'è uno, che sempre un addetto alle pulizie dalla tuta che ha, che mi guarda e si masturba. Per qualche istante mi sento male dalla paura. Mi fermo ma sono con il dildo in mano, accovacciata, con i pantaloni calati e non so quanto abbia visto e sentito, considerando che si trova oltre la rete a circa 5 metri da me. Alla fine prevale la porcaggine, faccio finta di nulla, e finisco la pulizia del dildo leccandolo ancora più voluttuosamente. (se si sta masturbando vuol dire che lo spettacolo gli piace..quindi...) Poso il dildo pulito ma ora ho la bocca sporca. La bottiglia dell'acqua è vuota. La prendo e sempre accovacciata la riempio con il mio piscio che ormai, dopo tutti questi orgasmi, è impellente. Pulisco il buco con dei fazzolettini. Con la coda dell'occhio vedo che lui è sempre li imperterrito che si masturba nella penombra della porticina del macchinista. Accendo una sigaretta, sono in piedi fuori dall'auto, pantaloni calati con i culo verso di lui, bevo un sorso di piscio, faccio dei gargarismi per pulire la bocca..sputo...continuo così per un po...fumo...bevo...alla fine ne ingoio tanta...mi piace...ad un certo punto lo sento godere...non vedo la sua sborra ma la immagino....Mugola come un porco...poi chiude la porta e sparisce....Tiro su i pantaloni...salgo al posto del guidatore...metto in moto...accendo l'aria...nascondo tutto...e vado via...come se nulla fosse...a prendere mia moglie...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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